Medita di morire

Chiedo venia, non riesco veramente a scovare neanche la più infame e infima delle scuse per giustificare il ritardo con cui viene pubblicato questo fastidio. Non mi riferisco al generale ritardo con cui viene aggiornato il blog, perché qui siamo una grande famiglia e se nessuno scrive sarà mica colpa mia. Fondamentalmente è tutto da imputarsi a quello scaracchio genetico di Enrico Procopio, ma questa è un’altra storia.
Il ritardo è invece riferito al motivo del fastidio, che è “meditate, gente, meditate”. Una roba che qualcuno, ancora, si ostina a tirare fuori a ogni piè sospinto. Sospinto nel variegato mondo dei social network o dell’internet in generale. Dato che l’internet è il luogo-non-luogo deputato all’indottrinamento altrui e alla paternale a bassissimo costo. Ma la gente che si riduce a quel “meditate, gente, meditate”… davvero, non ne ricordo uno, tra quelli che conosco personalmente e che ho visto uscirsene in quel modo, che non ho sognato di scassare di bastonate in mezzo alla faccia. Non è che son qui a fare le uscite divertenti e sopra le righe eh. Parlo proprio di bastonate. In mezzo alla faccia. Quelle vere.

Perché di solito lo spocchiosissimo, abusato e banalissimo “meditate, gente, meditate” viene appiccicato a rivelazioni del cazzo da due lire. Nemmeno due euro, che pure a qualcuno farebbero comodo. No, le lire, quelle andate fuori corso, come amerebbe ricordare Paolo Bonolis. Un altro che in quanto a fastidio procurato è altissimo in classifica. Molto al di sotto di Carlo Conti, ma comunque in alto. Torniamo a noi però, torniamo all’ignobile e fetida espressione, peraltro discutibile pure sotto il profilo lessicale o chessò io. La preferirei così: “meditate, genti, meditate”. Ma è lana caprina, tanga degli angeli e via andando.

Sulla assoluta e totale fastidiosità dell’espressione, invece, non c’è di che discutere. “I parlamentari italiani guadagnano più di uno stagnino! – Meditate, gente, meditate” / “I parcheggi si fanno sempre più radi a Milano! – Meditate, gente, meditate” / “Ogni anno 7000 cani abbandonati d’estate sulle autostrade – Meditate, gente, meditate”. Emminchia, dico io, non ti accorgi di quanto sei insignificante, ritardatario, banale, noioso e cretino nel tuo credere di aver scovato qualcosa su cui il popolo debba meditare? Non si medita sulle puttanate palesi e acclarate. Si medita su roba seria. Tipo sulla faccia da cazzo che probabilmente ti porti in giro quale foto profilo su Facebook. Per dirne una.

Medita, idiota, medita. Ma da morto.

2 commenti

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2 risposte a “Medita di morire

  1. Sal

    😀
    Ogni riferimento è puramente casuale (SS su fb? Proprio “botta e risposta”, qui da me :))

    Terremoto! Aioto!

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